Come funziona il bando ISI INAIL: esempi pratici

Casi concreti di contributi per la sicurezza nelle micro e piccole imprese

Il Bando ISI INAIL rappresenta un’importante opportunità per le imprese che intendono investire in salute e sicurezza sul lavoro. Ma come funziona concretamente? In questo articolo analizziamo esempi ISI INAIL applicati a diversi settori produttivi.

Scopriremo come svariate tipologie di imprese possono ottenere contributi a fondo perduto fino al 65% (e in alcuni casi fino all’80%) delle spese, migliorando le condizioni di lavoro nei propri ambienti.

Se stai valutando di partecipare al Bando ISI INAIL, questi esempi pratici ti aiuteranno a capire quali interventi sono ammissibili e qual è l’iter da seguire per accedere al finanziamento. Buona lettura!

 

ISI INAIL per parrucchieri: contributo per migliorare sicurezza e salute nel salone

Giacomo, titolare di un salone da barbiere, ha deciso di investire nella sicurezza dei suoi collaboratori, installando un sistema di aspirazione per i vapori chimici derivanti dalle lacche e dai trattamenti coloranti. Per sostenere questa spesa, ha scelto di partecipare al bando ISI INAIL, che offre un contributo a fondo perduto alle imprese che realizzano interventi di miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Quando gli interventi sono ammissibili con ISI INAIL

Il progetto di Giacomo rientra perfettamente nei benefici previsti dal Bando ISI INAIL, in particolare nell’ambito dell’Asse 4, riservato alle micro e piccole imprese di specifici settori ATECO. Per essere ammissibili, gli interventi devono:

  • riguardare la riduzione di rischi tecnopatici, ergonomici o infortunistici,
  • essere sostenuti da una perizia tecnica asseverata,
  • rispettare i criteri e le tempistiche previste dal bando,
  • essere realizzati da imprese in possesso di tutti i requisiti formali (DURC regolare, posizione INAIL attiva, ecc.).

Nel caso di Giacomo, il nuovo sistema di aspirazione è considerato tra le spese ammissibili, poiché mira a ridurre l’esposizione del personale a sostanze potenzialmente nocive.

L’iter del Bando ISI INAIL per un salone da parrucchiere

  • Verifica dei requisiti
    Giacomo, con il supporto di un consulente, controlla di essere in regola con:
  1. l’iscrizione alla Camera di Commercio,
  2. la posizione assicurativa INAIL attiva,
  3. il DURC,
  4. l’assenza di altri contributi ISI percepiti nei 3 anni precedenti per l’Asse 4.
  • Compilazione della domanda online
    Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, Giacomo accede al portale INAIL e compila la domanda, supportato dal suo consulente di fiducia per la redazione della scheda progetto e per la simulazione del punteggio.
  • Ottenimento del codice per il click day
    Una volta validata la domanda, riceve il codice identificativo necessario per partecipare allo sportello informatico, dove la rapidità d’invio è determinante.
    Per garantire un invio tempestivo, delega un consulente esperto nella procedura.
  • Caricamento della documentazione integrativa
    Dopo essere rientrato nella graduatoria provvisoria, Giacomo presenta i documenti richiesti, inclusa una perizia tecnica asseverata che dimostri il miglioramento apportato dagli interventi.
  • Approvazione del progetto e realizzazione dell’investimento
    Il progetto ottiene l’approvazione: Giacomo riceve un contributo pari al 65% delle spese ammissibili, per un importo di 4.550 euro su una spesa complessiva di 7.000 euro.
    Entro 12 mesi installa l’impianto di aspirazione.
  • Rendicontazione e saldo del contributo
    Una volta completati i lavori, carica le fatture e la documentazione fotografica sul portale INAIL, ottenendo il saldo del contributo.
  • Grazie alla partecipazione al Bando ISI INAIL e al supporto di consulenti esperti, Giacomo ha potuto realizzare un intervento efficace per tutelare la salute dei suoi collaboratori, migliorare l’ambiente di lavoro e innovare il suo salone, beneficiando al contempo di un contributo economico significativo.

     

    ISI INAIL per imprese immobiliari: bonifica amianto nella sede operativa

    Giulia opera nel settore delle aste immobiliari, offrendo assistenza tecnica per sgomberi e ripristini di immobili aggiudicati. Nell’ambito della sua attività, si trova spesso a gestire piccoli cantieri in edifici compromessi, talvolta con la presenza di materiali pericolosi come l’amianto. Quando acquisisce un nuovo immobile da destinare a sede operativa e deposito, decide di partecipare al Bando ISI INAIL per finanziare l’intervento di bonifica delle coperture in eternit.

    Quando la bonifica amianto è agevolabile

    Il progetto di Giulia rientra nell’Asse 3 del bando, riservato a imprese con sede operativa e posizione assicurativa attiva presso INAIL. Per accedere, è necessario:

    • essere iscritti alla Camera di Commercio,
    • avere una posizione INAIL attiva,
    • essere in regola con il DURC,

    Poiché inizialmente era libero professionista, Giulia costituisce una ditta individuale con codice ATECO compatibile, rendendo la sua attività conforme ai requisiti.

    L’iter del bando ISI INAIL per la bonifica amianto

    1. Adeguamento della posizione aziendale
      Giulia aggiorna la sua posizione, iscrivendosi alla Camera di Commercio e attivando una posizione INAIL per la nuova impresa.
    2. Verifica dei requisiti
      Con il supporto di un consulente, controlla la regolarità del DURC, l’attivazione INAIL e la proprietà del bene.
    3. Domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, compila la domanda sul portale INAIL, simulando il punteggio e allegando una relazione tecnica.
    4. Prenotazione per il click day
      Riceve il codice identificativo per accedere allo sportello informatico e affida a un consulente l’invio della domanda nel giorno e ora prestabiliti.
    5. Documentazione integrativa
      Dopo l’ammissione in graduatoria, carica il Modulo A e la perizia asseverata che certifica il rischio amianto e il miglioramento delle condizioni di sicurezza.
    6. Approvazione e realizzazione dell’intervento
      L’INAIL approva il progetto, riconoscendo a Giulia un contributo del 65%, pari a 26.000 euro su 40.000 di spesa. La bonifica viene realizzata da una ditta specializzata entro 12 mesi.
    7. Rendicontazione e saldo
      Terminati i lavori, Giulia carica le fatture e la documentazione fotografica, ricevendo il saldo del contributo.

    Grazie al supporto di professionisti qualificati e all’agevolazione ISI INAIL, Giulia ha potuto rendere sicura la sua sede operativa eliminando le vecchie coperture in eternit, tutelando la salute di collaboratori e clienti e consolidando l’immagine professionale della sua impresa ad un costo molto competitivo.

     

    ISI INAIL per autoriparatori: migliorare sicurezza e impianti in officina

    Marco è titolare di un’officina meccanica specializzata in riparazioni elettroniche e meccaniche per auto e veicoli commerciali. Dopo anni di lavoro con attrezzature obsolete e in ambienti poco salubri, decide di investire nella sicurezza del suo laboratorio. In particolare, vuole sostituire un vecchio ponte sollevatore non più conforme e installare un nuovo impianto di aspirazione dei fumi di scarico. Per farlo, si affida al Bando ISI INAIL, che prevede contributi a fondo perduto per interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

    Quando gli investimenti in officina sono agevolabili

    L’intervento di Marco rientra nei benefici previsti per le microimprese artigiane dal bando ISI INAIL, in particolare nell’Asse 4, riservato a settori artigiani specifici. Inoltre, l’investimento è ammissibile anche all’Asse 2, per la riduzione dei rischi infortunistici, e all’Asse 1.1, per i rischi tecnopatici.

    Per accedere al contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio,
    • avere posizione assicurativa attiva presso INAIL,
    • essere in regola con il DURC,
    • non aver beneficiato di contributi ISI negli ultimi tre anni per lo stesso Asse.

    Il codice ATECO di Marco è tra quelli ammessi. Può quindi presentare domanda per l’Asse 4.

    L’iter dell’ISI INAIL per un’officina meccanica

    1. Verifica dei requisiti
      Marco controlla, con l’aiuto di un consulente, di essere in regola con la posizione INAIL, il DURC e la documentazione necessaria.
    2. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, accede al portale INAIL, compila la domanda e allega il progetto preliminare, insieme a una simulazione del punteggio.
    3. Prenotazione per il click day
      Una volta validata la domanda, riceve il codice identificativo. Affida l’invio a un consulente esperto, per assicurarsi una trasmissione puntuale nel giorno e orario stabiliti.
    4. Conferma e invio documentazione
      Dopo il click day, la domanda risulta in posizione utile. Marco carica il Modulo A e la perizia asseverata che certifica il miglioramento delle condizioni di sicurezza.
    5. Realizzazione del progetto
      L’INAIL approva il finanziamento: Marco riceve un contributo del 65%, pari a 16.250 euro su un investimento totale di 25.000 euro. Entro 12 mesi, installa il nuovo impianto di aspirazione e sostituisce il ponte sollevatore.
    6. Rendicontazione e saldo del contributo
      A lavori ultimati, carica sul portale le fatture, la documentazione fotografica e le dichiarazioni tecniche per ottenere il saldo del contributo.

    Grazie al supporto di professionisti del settore e alle agevolazioni del bando ISI INAIL, Marco ha potuto realizzare un intervento fondamentale per tutelare la sicurezza della sua officina, migliorare l’ambiente di lavoro e garantire maggiore protezione a sé e ai suoi collaboratori.

     

    ISI INAIL per manutentori caldaisti: investimenti per la sicurezza negli interventi tecnici

    Francesco è titolare di una ditta individuale specializzata nella manutenzione e installazione di caldaie e impianti termici. Ogni giorno opera in ambienti tecnici e locali caldaia, dove è esposto a rischi legati a spazi angusti, emissioni nocive e movimentazione manuale di attrezzature pesanti.
    Per proteggere sé stesso e i suoi collaboratori, Francesco decide di acquistare nuovi dispositivi di aspirazione portatili, scale telescopiche certificate e un carrello motorizzato per il sollevamento di attrezzature pesanti. Per finanziare l’investimento si affida al Bando ISI INAIL.

    Quando le attrezzature per manutenzione caldaie sono agevolabili

    Il progetto di Francesco rientra tra quelli finanziabili dall’Asse 4, dedicato alle micro e piccole imprese artigiane. Inoltre, gli interventi mirano alla riduzione di rischi infortunistici (Asse 2) e tecnopatici (Asse 1.1), derivanti da sforzi fisici, esposizione a sostanze nocive e uso di attrezzature non adeguate.

    Per ottenere il contributo, la sua impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio come impresa artigiana,
    • avere una posizione INAIL attiva,
    • essere in regola con il DURC,
    • non aver beneficiato di contributi ISI per lo stesso Asse dal 2021 al 2024.

    Il codice ATECO di Francesco è compreso tra quelli ammissibili, pertanto può procedere con l’iter.

    Ecco come un caldaista può ottenere il contributo ISI INAIL

    1. Verifica dei requisiti
      Con l’aiuto del suo consulente, Francesco controlla di essere in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi, e di possedere tutti i requisiti richiesti per accedere al bando.
    2. Compilazione della domanda
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, accede al portale INAIL e presenta la domanda di finanziamento, allegando un progetto tecnico e una simulazione del punteggio ottenibile.
    3. Codice identificativo e click day
      La domanda viene validata e Francesco riceve il codice per partecipare allo sportello informatico. Affida la procedura a un consulente esperto per aumentare le possibilità di successo.
    4. Invio documentazione integrativa
      Una volta ammesso in graduatoria, carica il Modulo A e la perizia asseverata, che certifica la riduzione del rischio infortunistico e l’impatto positivo del nuovo equipaggiamento.
    5. Realizzazione dell’intervento
      Il progetto ottiene l’approvazione. Francesco acquista e mette in uso le nuove attrezzature per un investimento totale di 18.500 euro. L’INAIL riconosce un contributo del 65%, pari a 12.025 euro.
    6. Rendicontazione e saldo
      Al termine dell’intervento, carica sul portale le fatture, le foto e i documenti tecnici richiesti per ricevere il saldo del contributo.

    Grazie al bando ISI INAIL e al supporto del consulente, Francesco ha potuto dotarsi di attrezzature moderne e sicure, tutelando la salute dei propri collaboratori e aumentando l’efficienza della sua attività di manutentore caldaista.

     

    ISI INAIL per cavatori: un nuovo escavatore per la sicurezza in cava

    Giorgio è titolare di una piccola impresa estrattiva. Da anni lavora in una cava a cielo aperto, con attrezzature datate e poco sicure. Per evitare ulteriori rischi, decide di sostituire il vecchio escavatore con un modello più moderno, dotato di dispositivi avanzati di sicurezza e tecnologie a basse emissioni.
    Per finanziare l’investimento, si affida al Bando ISI INAIL, che sostiene le imprese che vogliono migliorare la sicurezza sul lavoro.

    Quando l’acquisto di mezzi da cava è agevolabile

    L’intervento di Giorgio rientra nell’Asse 2 del bando, dedicato alla riduzione del rischio infortunistico, in particolare per la movimentazione di materiali con mezzi obsoleti.
    Per ottenere il contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio,
    • avere una posizione INAIL attiva,
    • essere in regola con il DURC,
    • non aver beneficiato di contributi ISI per lo stesso Asse negli ultimi tre anni.

    L’escavatore scelto da Giorgio rispetta tutti i requisiti: è omologato, sicuro e conforme alle normative ambientali.

    L’iter dell’ISI INAIL per un’impresa estrattiva

    1. Verifica dei requisiti
      Giorgio si affida a un consulente per controllare il codice ATECO, la regolarità della posizione INAIL e il rispetto delle condizioni richieste dal bando.
    2. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, presenta domanda sul portale INAIL, allegando la scheda tecnica del nuovo escavatore, il preventivo e una valutazione dei rischi legati al mezzo attualmente in uso.
    3. Simulazione del punteggio e click day
      Ottiene un punteggio elevato grazie al miglioramento significativo previsto e riceve il codice identificativo. Per il click day, delega un professionista esperto nell’invio telematico.
    4. Conferma e invio della documentazione
      Dopo essere rientrato in graduatoria, carica il Modulo A e la perizia asseverata che certifica la riduzione del rischio infortunistico legata alla sostituzione del mezzo.
    5. Approvazione del progetto e realizzazione dell’investimento
      Il progetto viene approvato. Giorgio acquista un nuovo escavatore per un valore complessivo di 95.000 euro.
      L’INAIL riconosce un contributo del 65%, pari a 61.750 euro entro i 12 mesi previsti dal bando.
    6. Rendicontazione e saldo del contributo
      Al termine dell’investimento, carica le fatture e la documentazione tecnica e fotografica per ricevere il saldo del contributo.

    Grazie al supporto tecnico e amministrativo di un consulente specializzato, Giorgio ha potuto realizzare un investimento importante per aumentare la sicurezza in cava, modernizzare le attrezzature e lavorare in condizioni più efficienti e rispettose dell’ambiente.

     

    ISI INAIL per imprese edili: attrezzature per la sicurezza nei cantieri

    Enea è titolare di una piccola impresa edile, specializzata nella ristrutturazione e costruzione di edifici civili. La sua squadra opera spesso in quota, su ponteggi e coperture, con attrezzature che negli anni si sono dimostrate sempre meno sicure. Per tutelare i propri operai e rispettare le normative, Enea decide di investire in un montacarichi da cantiere con piattaforma chiusa e dispositivi di protezione collettiva, come parapetti modulari e punti di ancoraggio.
    Per sostenere queste spese, partecipa al Bando ISI INAIL, che offre contributi a fondo perduto alle imprese che investono in sicurezza.

    Quando gli interventi in edilizia sono agevolabili

    Il progetto rientra nell’Asse 2 del bando, riservato a interventi per la riduzione del rischio infortunistico. L’impresa di Enea è ammissibile, in quanto:

    • è iscritta alla Camera di Commercio,
    • possiede una posizione assicurativa INAIL attiva,
    • è in regola con il DURC,
    • non ha ricevuto finanziamenti ISI per lo stesso Asse negli ultimi tre anni.

    L’acquisto di un sistema motorizzato per la movimentazione dei carichi e di dispositivi antinfortunistici fissi rispetta pienamente i criteri previsti dal bando.

    L’iter dell’ISI INAIL per un’impresa edile

    1. Verifica dei requisiti
      Con il supporto del suo consulente del lavoro, Enea controlla la regolarità contributiva, la corrispondenza del codice ATECO e l’idoneità della documentazione INAIL.
    2. Progettazione dell’intervento
      In collaborazione con un tecnico RSPP, definisce l’intervento e predispone la scheda tecnica con una stima del punteggio che la domanda può ottenere.
    3. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, Enea accede al portale INAIL e presenta la domanda, allegando progetto preliminare, preventivi e documentazione tecnica.
    4. Click day e invio della domanda
      Una volta ricevuto il codice identificativo, delega un consulente esperto per l’invio della domanda nel giorno e orario prestabiliti, aumentandone le possibilità di ammissione.
    5. Conferma e documentazione integrativa
      Dopo l’inserimento in graduatoria, carica il Modulo A, la perizia asseverata redatta da un tecnico abilitato e tutta la documentazione economica richiesta.
    6. Realizzazione del progetto e rendicontazione
      Il progetto viene completato entro 12 mesi. L’investimento totale ammonta a 32.000 euro, e l’INAIL eroga un contributo a fondo perduto del 65%, pari a 20.800 euro.

     

    Grazie al supporto di professionisti qualificati e al suo consulente, Enea ha potuto realizzare un investimento mirato per rendere più sicuri i cantieri della sua impresa, tutelare i propri operai e rispettare pienamente le normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

     

    ISI INAIL per impiantisti: un Modello 231 per la sicurezza in azienda

    Adelio è titolare di una ditta individuale specializzata nell’installazione di impianti termoidraulici e di climatizzazione. Negli ultimi anni ha ampliato l’attività assumendo due tecnici e un apprendista. Consapevole della crescente responsabilità in materia di sicurezza, decide di dotarsi di un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) conforme al D.Lgs. 231/2001, per prevenire i rischi sanzionatori e migliorare i processi interni.
    Per finanziare il progetto, si affida al Bando ISI INAIL, che sostiene le microimprese che adottano modelli gestionali in ambito sicurezza.

    Quando un Modello 231 è agevolabile

    Il progetto di Adelio rientra nell’Asse 1.2 del bando, dedicato all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
    Per ottenere il contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio,
    • avere una posizione INAIL attiva e DURC regolare,
    • non aver già adottato un MOG nei tre anni precedenti,
    • non aver ricevuto finanziamenti ISI per l’Asse 1.2 nelle ultime tre edizioni.

    Con il supporto di un consulente specializzato, Adelio verifica tutti i requisiti e può procedere con la domanda.

    L’iter dell’ISI INAIL per l’adozione di un MOG

    1. Verifica dei requisiti
      Adelio, affiancato dal consulente, controlla la posizione INAIL, il DURC e l’idoneità alla partecipazione per l’Asse 1.2.
    2. Definizione del progetto
      Con l’aiuto di un consulente, predispone un piano che prevede:
      • mappatura dei rischi aziendali,
      • definizione delle responsabilità interne,
      • procedure operative e sistema di audit interno.
    3. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, accede al portale INAIL e presenta la domanda con la documentazione tecnica, il preventivo e la simulazione del punteggio.
    4. Click day e invio della domanda
      Dopo la validazione, riceve il codice identificativo e affida l’invio a un consulente esperto per garantire la corretta trasmissione entro i tempi.
    5. Caricamento della documentazione integrativa
      Dopo l’ammissione in graduatoria, Adelio carica il Modulo A, la perizia asseverata e la descrizione dettagliata del sistema gestionale previsto.
    6. Realizzazione del progetto e rendicontazione
      Il progetto viene completato entro 12 mesi, con l’implementazione del MOG, la formazione del personale e l’attivazione degli audit.
      L’investimento totale è di 11.000 euro. INAIL riconosce un contributo pari all’80%, ovvero 8.800 euro, grazie alla percentuale elevata prevista per l’Asse 1.2.

     

    Grazie a un’attenta pianificazione e al supporto dei suoi consulenti, Adelio ha potuto adottare un sistema organizzativo evoluto, migliorando la cultura della sicurezza nella sua impresa e tutelandosi anche sotto il profilo legale e gestionale.

     

    ISI INAIL per onoranze funebri: attrezzature ergonomiche per la sicurezza degli operatori

    Maddalena è titolare di una impresa di onoranze funebri attiva nei servizi cimiteriali e nel trasporto salme. Ogni giorno i suoi collaboratori si occupano della movimentazione manuale di carichi pesanti, in particolare durante le operazioni di carico e scarico delle bare.

    Per tutelare la salute dei dipendenti e ridurre il rischio di disturbi muscolo-scheletrici, Maddalena decide di acquistare un sollevatore elettrico e introdurre nuove attrezzature ergonomiche. Per sostenere l’investimento partecipa al Bando ISI INAIL, che prevede contributi a fondo perduto per le imprese che investono in sicurezza.

    Quando l’acquisto di attrezzature ergonomiche è agevolabile

    L’intervento proposto da Maddalena rientra nell’Asse 1.1 del bando, dedicato alla riduzione dei rischi tecnopatici, tra cui rientra la movimentazione manuale dei carichi.
    Per accedere al contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio,
    • avere una posizione INAIL attiva,
    • essere in regola con il DURC,
    • non aver ricevuto finanziamenti ISI per lo stesso Asse negli ultimi tre anni.

    Il codice ATECO dell’attività di Maddalena risulta ammissibile e la spesa rientra tra quelle agevolabili.

    L’iter dell’ISI INAIL per un’impresa di onoranze funebri

    1. Verifica dei requisiti
      Maddalena, con il supporto del suo consulente, controlla la posizione assicurativa, la regolarità del DURC e la compatibilità dell’intervento con l’Asse 1.1.
    2. Progettazione dell’intervento
      Insieme a un tecnico specializzato, individua un sollevatore elettrico a colonna adatto all’uso nei mezzi aziendali e redige una valutazione del rischio pre e post-intervento.
    3. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, Maddalena accede al portale INAIL e presenta la domanda, allegando la documentazione tecnica, il preventivo e la simulazione del punteggio.
    4. Click day e invio della domanda
      Ricevuto il codice identificativo, affida l’invio della domanda a un consulente esperto, per garantirne la trasmissione nel giorno e orario prestabiliti.
    5. Conferma e caricamento della documentazione
      Una volta ammessa in graduatoria, Maddalena carica il Modulo A, la perizia asseverata, il DVR aggiornato e la documentazione economica richiesta.
    6. Realizzazione del progetto e contributo
      Il progetto viene completato in sei mesi. L’investimento totale è di 14.500 euro. INAIL riconosce un contributo del 65%, pari a 9.425 euro. Il nuovo sollevatore viene integrato subito nell’attività operativa quotidiana.

     

    Grazie al supporto di un consulente qualificato, Maddalena ha potuto realizzare un intervento concreto per tutelare la salute dei suoi dipendenti, modernizzare il lavoro quotidiano e ridurre i rischi legati a una delle attività più fisicamente impegnative del settore.

     

    ISI INAIL per studi di tatuaggi: aria pulita e sicurezza per operatori e clienti

    Alice è titolare di uno studio di tatuaggi. Con quattro postazioni e tre collaboratori, il suo studio è molto frequentato e utilizza ogni giorno inchiostri, disinfettanti e attrezzature elettriche. Negli ultimi mesi ha riscontrato problemi di ventilazione e accumulo di microparticelle, soprattutto durante le giornate più intense.
    Per migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute di chi lavora nel suo studio, Alice decide di installare un impianto centralizzato di aspirazione e filtrazione. Per finanziare l’intervento partecipa al Bando ISI INAIL.

    Quando un impianto di aspirazione è agevolabile

    Il progetto di Alice rientra nell’Asse 1.1 del bando, che finanzia interventi per la riduzione dei rischi tecnopatici, come quelli legati all’esposizione ad agenti chimici in ambienti chiusi.
    Per accedere al contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla Camera di Commercio,
    • avere una posizione INAIL attiva,
    • essere in regola con il DURC,
    • non aver beneficiato del bando ISI per lo stesso Asse negli ultimi tre anni.

    Con il supporto di un consulente specializzato, Alice verifica che la sua attività soddisfa tutti i requisiti.

    L’iter dell’ISI INAIL per uno studio di tatuaggi

    1. Verifica dei requisiti
      Alice controlla, con l’aiuto del consulente, il suo codice ATECO, la sua posizione INAIL e gli altri requisiti previsti dal bando.
    2. Progettazione dell’intervento
      Insieme a un tecnico impiantista, definisce un impianto con filtri HEPA e carboni attivi. Viene redatta la valutazione del rischio pre e post-intervento e la simulazione del punteggio.
    3. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, Alice accede al portale INAIL, presenta la domanda con preventivi, relazione tecnica e cronoprogramma.
    4. Click day e invio telematico
      Dopo aver ottenuto il codice identificativo, affida l’invio della domanda a un consulente esperto, per garantire la massima velocità il giorno stabilito.
    5. Conferma e invio della documentazione integrativa
      La domanda viene ammessa in graduatoria. Alice carica il Modulo A, la perizia asseverata e la documentazione economica e tecnica.
    6. Realizzazione del progetto e contributo
      L’intervento viene completato in otto mesi. L’investimento totale è di 17.000 euro. INAIL riconosce un contributo a fondo perduto del 65%, pari a 11.050 euro.

     

    Grazie al supporto di consulenti specializzati, Alice ha potuto realizzare un intervento importante per migliorare la qualità dell’aria e la salute di chi lavora nel suo studio, offrendo un ambiente più sicuro e professionale anche per i clienti.

     

    ISI INAIL per giovani agricoltori: un nuovo trattore sicuro e a basse emissioni

    Matteo ha 39 anni ed è titolare di un’azienda agricola biologica. Coltiva piccoli frutti e ortaggi su terreni collinari, con l’aiuto di mezzi ormai datati. Il trattore che utilizza per lavorare è vecchio di 30 anni, sprovvisto di dispositivi antiribaltamento e altamente inquinante.
    Per migliorare la sicurezza sul lavoro e ridurre l’impatto ambientale, Matteo decide di acquistare un nuovo trattore dotato di cabina omologata, filtro antiparticolato e sistemi di sicurezza avanzati. Per finanziare l’investimento partecipa al Bando ISI INAIL.

    Quando il rinnovo del parco macchine agricolo è agevolabile

    L’intervento rientra nell’Asse 5.2 del bando, riservato ai giovani agricoltori che vogliono sostituire mezzi obsoleti con macchinari più sicuri e meno inquinanti.
    Per accedere al contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta alla sezione speciale del Registro Imprese come impresa agricola,
    • avere posizione INPS attiva e regolare,
    • essere guidata da un titolare con meno di 40 anni alla data di chiusura della domanda,
    • possedere una qualifica professionale e i requisiti formativi richiesti.

    Matteo soddisfa tutti i requisiti e può accedere al contributo massimo previsto dall’asse di riferimento.

    L’iter dell’ISI INAIL per un’impresa agricola

    1. Verifica dei requisiti
      Matteo controlla con il supporto di un consulente di fiducia la regolarità della posizione previdenziale, l’età anagrafica e il possesso dei titoli formativi richiesti.
    2. Scelta del trattore e progetto tecnico
      Insieme al consulente, individua un trattore conforme ai requisiti INAIL: filtro antiparticolato, cabina pressurizzata, ROPS e FOPS. Il tecnico redige la relazione tecnica e calcola la riduzione del rischio.
    3. Compilazione della domanda online
      Dal 14 aprile al 30 maggio 2025, Matteo accede al portale INAIL e presenta la domanda, allegando il preventivo, le specifiche tecniche del trattore e la documentazione che attesta la propria qualifica di giovane agricoltore.
    4. Click day e invio della domanda
      Ottenuto il codice identificativo, affida l’invio a un consulente esperto, che trasmette la domanda nel giorno e orario stabiliti dallo sportello informatico.
    5. Caricamento della documentazione integrativa
      La domanda viene ammessa in graduatoria. Matteo carica il Modulo A, la perizia asseverata, i documenti tecnici e la prova di rottamazione del vecchio trattore.
    6. Acquisto del mezzo e rendicontazione
      Il trattore viene acquistato e immatricolato entro i 12 mesi previsti. L’investimento ammonta a 48.000 euro. L’INAIL riconosce il contributo massimo previsto per giovani agricoltori: 80% delle spese ammissibili, pari a 38.400 euro.

    Grazie al supporto di professionisti tecnici e a una corretta pianificazione, Matteo ha potuto rinnovare in modo sostenibile il parco macchine aziendale, ridurre i rischi nei lavori agricoli e lavorare in maggiore sicurezza, nel rispetto delle normative ambientali.

     

    ISI INAIL Made in Italy: rinnovamento di un laboratorio artigiano con un impianto di aspirazione

    Pietro è un falegname, titolare di una microimpresa che produce oggettistica in legno di qualità: taglieri, bastoni ed elementi d’arredo. La sua bottega è un esempio di manifattura Made in Italy, dove tradizione artigiana e design si incontrano. Ogni giorno utilizza macchinari per il taglio e la levigatura, che generano elevate quantità di polveri sottili, nocive per la salute. Dopo aver aggiornato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), Pietro rileva che l’impianto di aspirazione in uso non è più adeguato e decide di sostituirlo.

    Per finanziare l’intervento partecipa al Bando ISI INAIL, scegliendo l’Asse 4, riservato alle micro e piccole imprese attive in settori chiave del Made in Italy, come le lavorazioni artigianali del legno.

    Quando l’aspirazione delle polveri è finanziabile

    L’investimento proposto da Pietro è ammissibile nell’ambito dell’Asse 4, che sostiene l’acquisto di attrezzature e impianti volti alla riduzione dei rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in settori produttivi strategici.
    Per accedere al contributo, l’impresa deve:

    • essere iscritta al Registro delle Imprese e all’Albo Artigiani;
    • avere una posizione assicurativa INAIL attiva;
    • essere in regola con il DURC;
    • non aver già beneficiato del contributo ISI per l’Asse 4 nelle ultime tre edizioni.

    Pietro, supportato da un consulente di fiducia, verifica tutti i requisiti e dà avvio alla procedura.

    Come si accede al finanziamento ISI INAIL

    1. Verifica preliminare dei requisiti
      Con l’aiuto di un consulente di fiducia, Pietro controlla la propria posizione contributiva e assicurativa, aggiorna il DVR e valuta la coerenza del progetto con le finalità dell’Asse 4.
    2. Progettazione dell’intervento
      Si affida al suo consulente specializzato per selezionare un impianto centralizzato di aspirazione con doppio sistema di filtrazione (ciclone + filtri HEPA), conforme alle normative vigenti. Il tecnico redige la relazione tecnica e calcola il punteggio potenziale.
    3. Compilazione della domanda (14 aprile – 30 maggio 2025)
      Pietro accede alla piattaforma INAIL e, con il supporto del consulente, compila e inoltra la domanda, allegando il progetto, i preventivi e la documentazione necessaria.
    4. Click day: invio telematico della domanda
      Ricevuto il codice identificativo, Pietro incarica un consulente esperto per l’invio della domanda nel giorno e ora stabiliti, in modo da aumentare le probabilità di ammissione in graduatoria.
    5. Documentazione integrativa e approvazione
      La domanda viene ammessa. Pietro carica il Modulo A, la perizia asseverata, e la documentazione economica e tecnica richiesta dal bando.
    6. Realizzazione dell’investimento e contributo
      L’intervento viene completato in cinque mesi. L’investimento totale è di 19.000 euro. L’INAIL riconosce un contributo a fondo perduto pari al 65%, ovvero 12.350 euro.

     

    Grazie all’assistenza di un tecnico qualificato, Pietro ha potuto migliorare la sicurezza del suo laboratorio, proteggere la salute dei lavoratori e investire in un progetto che valorizza la qualità e la sostenibilità della produzione Made in Italy.

     

    il Bando ISI INAIL è una straordinaria opportunità per realizzare investimenti strategici in salute e sicurezza a costi sostenibili. Tuttavia, partecipare con successo richiede attenzione ai dettagli, rispetto dei requisiti tecnici e tempistiche molto precise.

    LIA Bergamo è al fianco delle micro e piccole imprese per offrire consulenza specializzata e assistenza per accedere al bando ISI INAIL.

    Se anche tu vuoi migliorare la sicurezza nella tua attività, contatta subito LIA Bergamo: i nostri esperti ti guideranno passo dopo passo, aumentandoti le possibilità di ottenere il finanziamento.

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    Dall'11 al 26 agosto compresi.
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