Bando ISI INAIL amianto

Come accedere ai finanziamenti per la bonifica dell’eternit

Il bando ISI INAIL all’amianto offre un sostegno economico alle imprese che intendono eliminare materiali pericolosi contenenti amianto. Tramite il bando è possibile finanziare fino al 65% delle spese necessarie per gli interventi di bonifica. 

Le coperture in cemento-amianto (Eternit) sono purtroppo ancora molto diffuse. Rilasciando microfibre cancerogene, rappresentano una minaccia silenziosa per la salute dei lavoratori e la sicurezza dei luoghi di lavoro. Il bando ISI INAIL riconosce la necessità urgente di eliminarlo da tetti, canne fumarie, impianti e altri manufatti.

La misura si rivolge in modo particolare alle piccole e micro imprese artigiane che vogliono bonificare la sede della propria azienda.

 

Cos’è l’Asse 3 del Bando ISI INAIL

Il Bando ISI INAIL si articola in sei Assi di finanziamento. L’Asse 3 è espressamente dedicato a progetti di bonifica da materiali contenenti amianto e rappresenta una delle linee più utilizzate da parte delle imprese lombarde che desiderano tutelare i lavoratori e adeguare i propri ambienti alle normative vigenti.

L’amianto è un materiale pericoloso, responsabile di patologie gravi come asbestosi, mesotelioma e tumori polmonari. È vietato in Italia dal 1992 (Legge 257/1992), ma resta ancora presente in molti edifici industriali, capannoni, magazzini, officine, impianti e coperture. Rimuoverlo è una necessità sanitaria, ma anche una spesa consistente, motivo per cui il bando INAIL è uno strumento di supporto fondamentale.

 

A chi si rivolge il finanziamento ISI INAIL amianto

Possono partecipare all’Asse 3 del bando ISI INAIL tutte le imprese, anche individuali, che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Essere iscritti alla Camera di Commercio;
  • Avere una posizione assicurativa attiva presso INAIL (le imprese agricole assicurate solo all’INPS non sono ammesse);
  • Essere in regola con gli obblighi contributivi e assicurativi, con DURC valido;
  • Non aver beneficiato di contributi sull’Asse 3 nelle edizioni ISI 2021, 2022 o 2023 (salvo eccezioni previste anche per altri Assi);
  • Non essere soggetti a procedure concorsuali, condanne per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro o provvedimenti interdittivi, a meno che non sia intervenuta la riabilitazione.

 

Interventi ammessi: cosa si può bonificare

I finanziamenti ISI INAIL amianto coprono i costi necessari e strettamente connessi alla rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto, inclusa la sostituzione del materiale rimosso.

Sono finanziabili:

  • Coperture in cemento-amianto (eternit) su capannoni, magazzini, tettoie industriali;
  • Rivestimenti interni ed esterni contenenti amianto;
  • Tubazioni, canne fumarie, pannelli, serbatoi e altri componenti isolanti contaminati;
  • Lastre di copertura, controsoffitti, pareti divisorie;
  • Spese tecniche: perizia asseverata, progetto tecnico, direzione lavori, sicurezza in fase di cantiere;
  • Spese per opere provvisionali, ponteggi, linee vita, impalcature strettamente necessarie al lavoro di bonifica.

Spese non ammissibili

Il bando specifica anche quali costi non sono finanziabili. Tra questi:

  • Acquisto di DPI (dispositivi di protezione individuale);
  • Acquisto o sostituzione di veicoli, ponteggi fissi, attrezzature mobili non legate alla bonifica;
  • Costi di trasporto dei materiali;
  • Spese per formazione dei lavoratori;
  • Costi per consulenze legate alla compilazione della domanda;
  • Leasing operativo e finanziario;
  • Spese autofatturate o fatture emesse da soggetti con legami societari;
  • Costi fatturati dai soci della stessa azienda;
  • Costi per immobili non nella disponibilità dell’impresa da almeno 3 anni, quando richiesto.

Quanto finanzia il bando ISI INAIL amianto

Il contributo INAIL per l’Asse 3 è:

  • A fondo perduto;
  • Pari al 65% delle spese ammissibili, calcolate al netto IVA (tranne in caso di IVA non detraibile);
  • Con importo minimo di 5.000 euro;
  • E un massimo erogabile di 130.000 euro.

È prevista la possibilità di chiedere un’anticipazione fino al 50% dell’importo concesso, solo se il progetto supera i 30.000 euro. Per ottenere l’anticipo, l’impresa deve presentare una fideiussione bancaria o assicurativa a copertura.

Tempistiche: quando presentare la domanda

Il calendario per l’ISI prevede:

  • Compilazione domanda online
  • Click-day (invio definitivo): secondo data da stabilire nel calendario INAIL, pubblicato almeno 7 giorni prima;
  • Upload documentazione: solo per chi risulterà in posizione utile negli elenchi cronologici provvisori;
  • Realizzazione del progetto: entro 365 giorni dal provvedimento di concessione;
  • Rendicontazione finale e saldo: entro i termini previsti dall’INAIL.

Come si presenta la domanda

La domanda va presentata online, tramite il portale INAIL, seguendo tre fasi:

  1. Registrazione e compilazione (fase preliminare, accessibile con SPID/CNS);
  2. Click-day: l’invio è gestito dallo “sportello informatico” e ogni impresa può far inviare una sola domanda da una sola persona fisica;
  3. Conferma documentale con upload del Modulo A e allegati richiesti.

La domanda può essere preparata da un consulente o intermediario, ma solo un delegato può procedere con l’invio durante il click-day.

Criteri di ammissibilità e selezione

Le domande vengono inserite in graduatorie cronologiche, secondo l’ordine di arrivo determinato dalla rapidità di invio durante il click-day. In caso di parità di tempo, la priorità viene assegnata:

  • ai progetti con punteggio complessivo più elevato;
  • a quelli presentati con il supporto di organismi paritetici riconosciuti;
  • ai progetti che ottengono punteggi superiori in base ai criteri INAIL (dimensioni dell’impresa, livello di rischio, settore di attività, ecc.).

Il progetto deve dimostrare un miglioramento concreto, documentato e misurabile delle condizioni di salute e sicurezza rispetto alla situazione iniziale, come riportato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e nella relazione tecnica allegata.

Documentazione da preparare

Per ottenere il contributo è necessario:

  • Modulo A INAIL compilato;
  • Relazione tecnica dettagliata del progetto;
  • Perizia asseverata redatta da tecnico abilitato (RSPP solo se iscritto all’albo tecnico);
  • DURC regolare al momento della rendicontazione;
  • Preventivi, schede tecniche, fotografie, attestazioni amianto e documentazione di supporto.

Le fatture dovranno essere dettagliate e riportare riferimento al bando ISI e al CUP del progetto.

 

Il bando ISI INAIL amianto rappresenta un'importante opportunità per le imprese che desiderano migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro attraverso interventi di bonifica da amianto.

La partecipazione al bando richiede una gestione attenta degli aspetti tecnici, documentali e procedurali. Tuttavia, con una pianificazione adeguata e il giusto supporto, è possibile accedere con successo al finanziamento.

LIA Bergamo è a disposizione per fornire assistenza completa e accompagnarti in ogni fase della domanda, rendendo più semplice e sicuro l’ottenimento del contributo per la rimozione dell’amianto. Contattaci!

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