Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per sostenere progetti che riducano i rischi sul lavoro, l’inquinamento, il rumore e le attività manuali pericolose.
Possono partecipare tutte le imprese attive in Lombardia, comprese quelle individuali, se sono iscritte alla Camera di Commercio e in regola con i versamenti all’INAIL (o all’INPS, nel caso dell’agricoltura).
I progetti devono rientrare in specifici assi, ossia categorie specifiche previste dal bando, in breve:
- Asse 1: Aiuti per organizzare meglio la sicurezza sul lavoro (divisi in riduzione delle fonti di rischio e in gestione organizzativa del rischio).
- Asse 2: Interventi per rendere più sicuri macchinari, impianti e luoghi di lavoro.
- Asse 3: Rimozione e smaltimento dell’amianto da tetti, pavimenti e altri materiali.
- Asse 4: Miglioramenti per la sicurezza nelle piccole imprese di settori rischiosi
- Asse 5: Nuovi mezzi e attrezzature sicure per le aziende agricole.
La domanda si fa online, e il tempo di invio è importante: chi è più rapido ha più possibilità di ottenere il contributo.
Il finanziamento può coprire fino all’80% delle spese, per un massimo di 130.000 euro. È quindi un’opportunità concreta per le aziende che vogliono migliorare sicurezza e innovazione.
Il bando è rivolto a tutte le aziende con codice ATECO compatibile. Se vuoi farti un’idea su quali sono le possibili applicazioni, ti consigliamo di leggere questo articolo.
Come partecipare al Bando ISI INAIL: domanda, procedura e documenti necessari
Il Bando ISI INAIL prevede una procedura online divisa in tre fasi: compilazione, invio e conferma della domanda.
Le fasi del bando
Per partecipare, l’impresa deve essere registrata al portale INAIL e disporre di una posizione assicurativa attiva. La compilazione della domanda avviene attraverso l’applicativo telematico “ISI Domanda”, accessibile dal sito dell’INAIL.
È fondamentale rispettare le scadenze indicate nel cronoprogramma ufficiale, in quanto ogni fase è vincolata a una tempistica precisa.
Fase 1 – Compilazione della domanda
Le imprese possono accedere alla procedura informatica per compilare la domanda e ottenere il codice identificativo, necessario per le fasi successive.
In questa fase è richiesto di inserire i dati dell’azienda, descrivere l’intervento da realizzare e caricare eventuali allegati tecnici a supporto del progetto.
È importante che il codice ATECO dell’impresa e i requisiti del progetto siano coerenti con quelli previsti dall’Asse di finanziamento prescelto.
Fase 2 – Invio tramite sportello informatico
Una volta conclusa la fase di compilazione, si passa alla seconda fase: l’invio telematico della domanda, noto anche come “click-day”.
Questo passaggio è particolarmente rilevante, in quanto l’ordine cronologico di trasmissione determina l’ammissibilità al finanziamento.
L’invio può essere effettuato solo da una persona fisica per ciascuna domanda, attraverso lo sportello informatico INAIL.
Fase 3 – Conferma e documentazione
Le imprese che risultano in posizione utile negli elenchi cronologici provvisori devono caricare sul portale INAIL il Modulo A firmato digitalmente, insieme alla documentazione richiesta, come ad esempio la perizia asseverata, il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), eventuali dichiarazioni e le relazioni tecniche relative al progetto.
In seguito viene pubblicato l’elenco definitivo dei beneficiari. Per le imprese ammesse, l’erogazione del finanziamento avviene dopo la presentazione e la verifica della rendicontazione finale delle spese.
Le principali scadenze del Bando ISI INAIL, in breve
Il bando ISI INAIL viene pubblicato nel mese di dicembre. Si sviluppa operativamente nel corso dell’anno successivo, secondo una serie di fasi ben definite, ciascuna con scadenze stabilite da INAIL e rese note attraverso il portale istituzionale.
Apertura della procedura informatica: In questa fase è possibile iniziare l’iter per accedere al bando. Le imprese possono accedere all'applicativo ISI, inserire i dati richiesti e generare il codice identificativo domanda.
Click day: pubblicazione del calendario per lo sportello informatico (click day), con indicazione della data e ora ufficiale per l’invio telematico delle domande.
Click Day: la data esatta per il click day viene comunicata almeno 7 giorni prima dell’apertura dello sportello informatico. L’invio delle domande avviene secondo l’ordine cronologico di trasmissione, che determina la formazione degli elenchi cronologici provvisori.
Fase post-click day: per le domande in posizione utile negli elenchi, si apre la fase di upload della documentazione e invio del Modulo A. Segue la pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi e l’eventuale ammissione al contributo.
Entro 365 giorni dalla comunicazione di ammissione, il progetto deve essere realizzato e rendicontato.
Modalità “No Click Day” (NCD)
In alcune circostanze, relative a uno specifico Asse o ambito territoriale, può accadere che le risorse stanziate siano sufficienti a finanziare tutte le domande presentate.
In questi casi non si effettua il cosiddetto click-day: le domande passano direttamente alla fase successiva senza dover essere inviate tramite procedura competitiva.
Tali situazioni sono indicate negli elenchi NCD (Non Competitivo per Disponibilità), e in questi casi le richieste vengono esaminate seguendo l’ordine cronologico con cui è stata completata la compilazione online.
Documenti necessari
Oltre al Modulo A, la documentazione da presentare può includere:
- la valutazione dei rischi,
- la perizia asseverata,
- il patto di integrità,
- eventuali certificazioni tecniche,
- il DURC,
- la visura camerale,
- eventuali deleghe,
- altri allegati specifici richiesti in base all’Asse di finanziamento
È fondamentale che tutti i documenti siano caricati entro le scadenze previste, poiché la mancata trasmissione nei tempi stabiliti comporta la perdita del diritto al contributo.
Punteggio e priorità
Le domande presentate in modalità click-day sono ammesse in base all’ordine cronologico di invio. Il bando, tuttavia, prevede l’attribuzione di punteggi aggiuntivi nella fase di valutazione delle domande.
Questi bonus possono essere riconosciuti, ad esempio, se il progetto è realizzato in collaborazione con un Organismo Paritetico iscritto al repertorio nazionale, oppure se interviene in settori, condizioni lavorative o categorie di lavoratori specificamente individuati nell’Avviso pubblico come meritevoli di priorità.
Scadenza autoliquidazione INAIL
La scadenza dell’autoliquidazione INAIL, relativa alla denuncia e al versamento del premio assicurativo, è un adempimento separato rispetto al Bando ISI.
Salvo proroghe, va effettuata entro il 28 febbraio di ogni anno e non rientra nel calendario del bando. Tuttavia, rappresenta un obbligo fondamentale: per poter risultare in regola con il DURC e quindi accedere al finanziamento, l’autoliquidazione deve essere regolarmente assolta.
Novità del Bando ISI INAIL
Tra le principali novità abbiamo:
- L’estensione della modalità NCD (No Click Day): nei casi in cui le risorse disponibili siano sufficienti a soddisfare tutte le domande ricevute, non sarà necessario partecipare al click-day; le domande saranno valutate in base all’ordine di completamento della compilazione online.
- Nuovi profili di intermediazione: introdotte funzionalità dedicate per facilitare la gestione telematica delle domande da parte di intermediari abilitati.
- L’ampliamento delle spese tecniche ammissibili: tra i costi riconoscibili, è ora possibile includere anche i contributi previdenziali relativi alle parcelle professionali.
Quando esce il Bando ISI INAIL 2025?
INAIL pubblica annualmente un nuovo Avviso pubblico ISI. Il Bando ISI INAIL 2025, salvo eventuali modifiche procedurali, è atteso tra novembre e dicembre 2025, con avvio operativo previsto nel corso del 2026.
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Chi può partecipare al Bando ISI INAIL: requisiti, regole e criteri di ammissione
Il Bando ISI INAIL è rivolto a imprese, anche individuali, regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e con un’unità produttiva attiva sul territorio regionale di riferimento (nel nostro caso ci occupiamo della Lombardia). Possono partecipare anche gli Enti del Terzo Settore, con alcune limitazioni (es. solo per interventi specifici dell’Asse 1.1).
Requisiti obbligatori
Ecco una riformulazione del testo in parole diverse:
Per poter partecipare è necessario:
- essere iscritti alla gestione assicurativa e previdenziale dell’INAIL, oppure all’INPS nel caso del settore agricolo;
- non essere in fase di scioglimento o liquidazione dell’azienda;
- essere in regola con il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), anche se con possibilità di regolarizzazione entro i termini previsti;
- non aver già ottenuto contributi ISI per gli anni 2021, 2022 o 2023 per lo stesso ambito di intervento, salvo eccezioni specifiche (come per l’Asse 1.2);
- non avere condanne per violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, salvo riabilitazione;
- firmare il Patto di integrità richiesto dal bando;
- rispettare i limiti di cumulabilità previsti dalle norme europee, come quelli relativi agli aiuti “de minimis”.
Cumulabilità del bando ISI INAIL con altri incentivi
Il contributo può essere sommato ad altri aiuti pubblici, a condizione che non si superi l’importo effettivamente speso. È espressamente vietato il doppio finanziamento per le stesse spese.
Per gli Assi 1, 2, 3 e 4, si applica il Regolamento UE n. 2023/2831 (de minimis).
Per l’Asse 5 (settore agricolo), il riferimento normativo è il Regolamento UE 2022/2472, che consente la cumulabilità solo se i costi finanziati sono distinti, oppure se il cumulo non supera i limiti massimi stabiliti dalla normativa.
Bando ISI INAIL e contratti di leasing
Le acquisizioni tramite leasing non sono ammesse ai fini del finanziamento.
Fa eccezione l’Asse 5 (agricoltura), dove è consentito il noleggio con patto di acquisto, a condizione che il bene rientri tra quelli ammissibili.
In questo caso, il contributo può coprire fino all’80% del prezzo di listino, con limiti specifici per i costi accessori e per gli accessori applicati ai trattori.
Tassazione del contributo ISI INAIL
Il contributo ISI è, in linea generale, soggetto a tassazione, salvo diversa interpretazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Deve essere contabilizzato come contributo in conto capitale.
Ogni impresa è tenuta a valutare il corretto trattamento fiscale del contributo ricevuto, in base alla propria forma giuridica e al regime contabile adottato.
Finanziamenti e spese ammissibili del Bando ISI INAIL: cosa rientra, quanto si ottiene e a chi si rivolge
Il Bando ISI INAIL prevede finanziamenti a fondo perduto che coprono una percentuale variabile delle spese ammissibili, in base all’Asse di finanziamento:
- 65% per i progetti presentati negli Assi 1.1 (rischi tecnopatici), 2 (rischi infortunistici), 3 (amianto) e 4 (micro e piccole imprese in settori specifici);
- 80% per l’Asse 1.2, dedicato all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (es. ISO 45001), e per l’Asse 5.2, riservato ai giovani agricoltori, purché in possesso dei requisiti richiesti (età, formazione e titolarità dell’impresa).
L’importo finanziabile varia da 5.000 a 130.000 euro, con la possibilità di richiedere un’anticipazione fino al 50%, o fino al 70% per alcuni Assi, previa presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa.
Cosa finanzia il Bando ISI INAIL: progetti ammessi
Il bando copre una vasta gamma di interventi, suddivisi in 6 Assi:
Asse 1.1 – Riduzione dei rischi tecnopatici
Questo Asse finanzia interventi finalizzati a eliminare o ridurre i rischi legati a esposizioni a fattori chimici, fisici e biologici, come rumore, vibrazioni, polveri e agenti contaminanti.
Tra le spese ammissibili rientra l’acquisto e l’installazione di:
- sistemi di aspirazione localizzata;
- cabine insonorizzate;
- barriere fonoassorbenti;
- macchinari a bassa emissione acustica o ambientale.
Asse 1.2 – Modelli organizzativi e responsabilità sociale
L’Asse 1.2 finanzia l’adozione e implementazione di Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL), anche se non certificati, purché coerenti con le finalità del bando.
Sono ammesse, tra le altre:
- certificazioni secondo la norma ISO 45001;
- adozione di modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
- sistemi accreditati o validati da Organismi Paritetici riconosciuti.
Asse 2 – Riduzione dei rischi infortunistici
L’Asse 2 è dedicato a interventi volti a eliminare o ridurre situazioni di rischio per l’incolumità fisica dei lavoratori, legate all’uso di impianti, macchinari o alla configurazione degli ambienti di lavoro.
Tra le spese ammissibili rientrano:
- sostituzione di carrelli elevatori obsoleti con modelli dotati di sistemi anticollisione o tecnologie di sicurezza avanzata;
- messa in sicurezza di impianti industriali (es. impianti elettrici, linee di produzione);
- adeguamento tecnico e normativo di macchine utensili.
Per approfondire questo tema ti consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato ai finanziamenti ISI INAIL per la sicurezza.
Asse 3 – Bonifica amianto
L’Asse 3 finanzia interventi di rimozione, smaltimento e bonifica di materiali contenenti amianto, presenti in coperture, pavimentazioni, tubazioni e altri elementi strutturali.
La misura è particolarmente indicata per imprese edili e impiantisti, e può includere:
- bonifiche certificate secondo la normativa vigente;
- rifacimento in sicurezza delle strutture coinvolte (es. tetti, solai, pavimenti);
- interventi su immobili di proprietà o in uso all’impresa da almeno 3 anni.
Visto il forte interesse verso questo tema, abbiamo dedicato un articolo di approfondimento al contributo ISI INAIL per l’amianto.
Asse 4 – Settori specifici per micro e piccole imprese
L’Asse 4 è rivolto a micro e piccole imprese attive in settori ATECO ad alto rischio, come ad esempio: tessile, lavorazione del legno, alimentare, produzione di mobili, ceramica, vetro.
Possono beneficiare di questa misura anche numerose attività artigiane.
Tra gli interventi finanziabili rientrano:
- installazione di sistemi di ventilazione;
- impianti di aspirazione polveri o fumi;
- rinnovo di attrezzature e strumentazioni conformi alle normative di sicurezza.
Asse 5 – Settore agricolo
L’Asse 5.1 è destinato a micro e piccole imprese agricole, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nelle attività del settore primario attraverso l’ammodernamento dei mezzi e delle attrezzature.
Sono finanziabili:
- trattori agricoli nuovi, con obbligo di rottamazione del mezzo sostituito;
- macchinari agricoli dotati di sensori, GPS e sistemi intelligenti per l’ottimizzazione dei processi;
- attrezzature che riducono il rischio derivante da movimentazione manuale, rumore o vibrazioni;
- noleggio con patto di acquisto (leasing tradizionale non ammesso).
Abbiamo trattato questo argomento nel dettaglio in questo articolo.
Spese ammissibili nel Bando ISI INAIL
Il Bando ISI INAIL consente di accedere a contributi a fondo perduto per un’ampia gamma di interventi, purché direttamente finalizzati al miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le spese devono essere:
- necessarie e strumentali alla riduzione di rischi documentati;
- non ancora sostenute al momento della chiusura della compilazione online;
- coerenti con quanto previsto dal bando e dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Tra le spese ammissibili rientrano:
- l’acquisto di macchinari e impianti innovativi, conformi alle normative di sicurezza e destinati a eliminare o ridurre rischi presenti nel DVR;
- i lavori edili funzionali alla sicurezza, come adeguamento di pavimentazioni, coperture, pareti o spazi operativi critici sotto il profilo infortunistico;
- l’installazione di dispositivi di sicurezza su macchine esistenti: protezioni, blocchi automatici, sensori di presenza, ecc.;
- le perizie asseverate e spese tecniche professionali, con possibilità di inserire anche i contributi previdenziali obbligatori, purché redatte da professionisti iscritti a ordini o collegi;
- i costi per certificazioni ISO, in particolare ISO 45001, o per consulenze legate all’adozione di SGSL (ammissibili nell’Asse 1.2);
- le permute di macchinari agricoli (solo Asse 5), se il mezzo rottamato è nella piena disponibilità dell’impresa da almeno tre anni al 31 dicembre dell’anno di pubblicazione del bando.
Ogni spesa deve essere rendicontata con fatture dettagliate, coerenti con il preventivo approvato. La qualità della documentazione tecnica e amministrativa è essenziale per superare con successo le verifiche INAIL in fase di liquidazione.
Solo i costi esplicitamente indicati, giustificati e conformi alle regole del bando saranno rimborsati.
Per quanto riguarda l’acquisto di attrezzature, ti consigliamo di approfondire leggendo i nostri articoli sul finanziamento ISI INAIL dedicati a macchinari, trattori agricoli e carrelli elevatori.
Spese escluse dal finanziamento
l Bando ISI INAIL prevede un elenco dettagliato di spese non finanziabili, ovvero costi che non possono essere rimborsati, nemmeno parzialmente, attraverso il contributo a fondo perduto.
L’inserimento di spese non ammissibili nella domanda può comportare l’inammissibilità del progetto o l’esclusione dalla graduatoria. È quindi essenziale che le imprese conoscano con precisione i limiti imposti dal bando.
Secondo quanto indicato nell’Avviso ISI INAIL, non sono ammissibili:
- l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) come mascherine, guanti, tute, caschi e simili;
- l’installazione di impianti fotovoltaici o energetici che non siano strettamente finalizzati alla riduzione di un rischio specifico;
- gli acquisti effettuati tramite leasing ordinario (fatta eccezione per il noleggio con patto di acquisto, consentito esclusivamente per le imprese agricole nell’ambito dell’Asse 5);
- l’acquisto di mezzi aziendali come veicoli, aerei, barche, o ponteggi fissi, anche se utilizzati per lo svolgimento dell’attività;
- le spese per la formazione del personale, anche se obbligatoria ai sensi della normativa sulla sicurezza;
- gli interventi di manutenzione ordinaria su impianti o attrezzature già in uso;
- le consulenze relative alla gestione della domanda di ammissione al bando, incluse quelle fornite da soggetti non accreditati dall’INAIL;
- le attività e gli acquisti avviati prima della conclusione della procedura informatica di compilazione della domanda: tutte le spese devono essere sostenute successivamente per poter essere rendicontate.
Regole sulla cumulabilità dei contributi
I finanziamenti del Bando ISI INAIL possono essere cumulati con altri contributi pubblici, ma solo nel rispetto di condizioni specifiche stabilite dal bando stesso e dai regolamenti europei di riferimento.
Le imprese che intendono combinare il contributo INAIL con altre misure, come incentivi regionali, bandi camerali o agevolazioni fiscali, devono prestare massima attenzione alle regole sulla cumulabilità, per evitare revoche, sanzioni o l’esclusione dal beneficio.
La cumulabilità è ammessa solo se:
- Non viene superato il costo ammissibile dell’intervento: la somma totale dei contributi ricevuti non può eccedere l’importo effettivamente speso e rendicontato.
- Le spese finanziate devono essere distinte e chiaramente attribuite a una singola fonte di finanziamento: ogni voce dev’essere tracciabile e non sovrapposta ad altri incentivi.
- Non avviene il doppio finanziamento: uno stesso costo non può essere rimborsato due volte, anche se da fonti pubbliche diverse (es. fondi statali e fondi europei).
Per esempio, un’impresa non può ricevere contemporaneamente il contributo INAIL e un credito d’imposta per l’acquisto dello stesso macchinario.
Può invece combinare il contributo INAIL per la bonifica dell’amianto con un’altra misura (es. regionale o PNRR) destinata a interventi energetici, purché i costi siano distinti e separatamente documentati.
– Per gli Assi 1.1, 1.2, 2, 3 e 4, si applica il Regolamento UE 2023/2831 (de minimis);
– Per l’Asse 5 (agricoltura), vale il Regolamento UE 2022/2472, che prevede specifici limiti di intensità massima di aiuto e condizioni particolari di cumulabilità.
INAIL richiede che su tutte le fatture e la documentazione contabile compaiano chiaramente:
– il riferimento all’Avviso ISI;
– il CUP (Codice Unico di Progetto) assegnato al progetto.
Questi elementi servono a facilitare i controlli incrociati e a garantire il rispetto delle normative sulla trasparenza e sulla cumulabilità.
Come funziona la rendicontazione del progetto per ISI INAIL
I progetti finanziati tramite il Bando ISI INAIL devono essere completati entro 365 giorni dalla data di concessione del contributo.
Al termine dei lavori, le imprese beneficiarie sono tenute a caricare sulla piattaforma INAIL tutta la documentazione necessaria per la verifica tecnica e amministrativa, al fine di ottenere l’erogazione del contributo.
Documenti da presentare:
- Fatture elettroniche dettagliate, intestate all’impresa beneficiaria, con descrizione chiara e riconducibile alle voci del preventivo approvato;
- Ricevute di pagamento a saldo, come bonifici, assegni bancari o quietanze, che dimostrino l’effettivo esborso.
Non sono ammessi pagamenti in contanti, autofatture, compensazioni o strumenti non tracciabili; - Relazione tecnica finale, redatta dall’impresa, che descriva il progetto realizzato, evidenziando le modifiche rispetto alla situazione iniziale e i benefici ottenuti in termini di salute e sicurezza;
- Perizia asseverata di chiusura, a firma di un tecnico abilitato, che certifichi la piena conformità dell’intervento rispetto a quanto dichiarato nella domanda e la funzionalità delle attrezzature installate;
- Documentazione fotografica comparativa (prima e dopo l’intervento), utile a dimostrare l’effettiva trasformazione o installazione realizzata;
- Eventuali certificazioni conseguite (es. ISO 45001, SGSL, certificazioni di bonifica amianto).
Il contributo sarà erogato solo a seguito di una verifica positiva della documentazione e della coerenza tra progetto approvato e realizzato.
In caso di incongruenze, irregolarità o mancanza di requisiti, il finanziamento può essere revocato parzialmente o totalmente.
Tassazione e contabilizzazione del contributo INAIL
Il contributo ricevuto va dichiarato e potrebbe essere tassato, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate.
Deve essere registrato nel bilancio aziendale come contributo in conto impianti e contabilizzato secondo i principi contabili applicabili alla forma giuridica dell’impresa.
Se l’importo complessivo del contributo supera i 10.000 euro, l’impresa è tenuta a rispettare quanto previsto dalla Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129), ovvero:
- indicare il contributo nella nota integrativa del bilancio, se prevista;
- oppure, in alternativa, pubblicare l'informazione sul proprio sito web aziendale, entro il 30 giugno dell’anno successivo all’incasso.
Il mancato adempimento può comportare sanzioni o revoche in caso di controlli.
ISI INAIL per giovani agricoltori e Asse 5.2
L’Asse 5.2 è riservato a giovani agricoltori che intendono investire in macchinari e attrezzature innovative per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nelle attività agricole.
Si tratta di una delle agevolazioni più vantaggiose del Bando ISI INAIL, con un contributo a fondo perduto che può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili.
Per ottenere l’aliquota massima il richiedente deve soddisfare tutti e tre i seguenti criteri:
- età inferiore a 41 anni (40 anni non compiuti) alla data di chiusura della procedura informatica;
- possesso di formazione e competenze in ambito agricolo, conformi ai criteri della PAC e del Regolamento UE 2021/2115;
- titolarità effettiva dell’impresa agricola, con responsabilità diretta nella gestione aziendale.
Se anche uno solo dei requisiti non è rispettato, l’impresa può comunque partecipare all’Asse 5.2, ma con la percentuale standard del 65% prevista per la generalità delle imprese agricole.
– trattori, macchine agricole e attrezzature innovative, in grado di ridurre rischi legati a rumore, vibrazioni, movimentazione manuale e usura da mezzi obsoleti;
– permute di mezzi già in possesso da almeno 3 anni al momento della domanda;
– noleggio con patto di acquisto (leasing tradizionale non ammesso).
Bando ISI INAIL e tecnologie 4.0
Pur non menzionando esplicitamente il termine “Industria 4.0”, il Bando ISI INAIL consente il finanziamento di tecnologie digitali avanzate, a condizione che siano finalizzate al miglioramento documentato della salute e sicurezza sul lavoro.
Questo aspetto è particolarmente rilevante per il settore agricolo (Asse 5), ma può estendersi anche ad altri ambiti in cui siano presenti impianti, macchinari o ambienti a rischio.
Tra le tecnologie ammissibili troviamo:
- Trattori agricoli intelligenti, dotati di sistemi GPS, guida assistita, controllo elettronico della stabilità, monitoraggio ambientale e dei consumi;
- Impianti automatizzati integrati con sensori di sicurezza, barriere fotoelettriche, scanner laser, dispositivi anti-intrusione;
- Dispositivi intelligenti in grado di rilevare condizioni di pericolo, attivare automaticamente la fermata d’emergenza o inviare notifiche o alert tramite software di monitoraggio;
- Sistemi interconnessi, capaci di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, utili per la gestione della sicurezza operativa in ambienti complessi.
Per essere finanziabili, le tecnologie 4.0 devono:
- essere coerenti con le finalità del bando (riduzione concreta del rischio);
- essere giustificate nella relazione tecnica e nella perizia asseverata;
- risultare necessarie alla realizzazione del progetto e riconducibili a rischi individuati nel DVR.
I giovani agricoltori che partecipano all’Asse 5.2 possono utilizzare il contributo per acquisire macchine avanzate dotate di componenti elettroniche intelligenti, purché rispettino i requisiti di età, titolarità e formazione previsti dal bando.
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Ottieni il massimo dal Bando ISI INAIL: ti guideremo per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali passo dopo passo.