L’acquisto di impianti fotovoltaici può essere ammissibile dalla Legge Sabatini, ma solo in casi ben specifici.
In questo articolo approfondiremo la questione, descrivendoti quali sono le condizioni da rispettare e l’iter da seguire.
Quando l’impianto fotovoltaico è finanziabile
La Nuova Sabatini permette di ottenere agevolazioni anche per l’acquisto di un impianto fotovoltaico, ma solo se vengono rispettate alcune condizioni ben precise.
Per le imprese che non producono energia come attività principale (cioè che non hanno codice ATECO 35.11) e non operano nel settore agricolo, l’impianto fotovoltaico può essere finanziato solo se fa parte di un progetto di investimento più ampio, legato in modo chiaro all’attività dell’impresa. Non basta quindi acquistare solo l’impianto: deve rientrare in un piano organico di sviluppo aziendale.
Inoltre, l’impianto non deve essere fissato in modo permanente al suolo (come succede per esempio con una torre eolica), ma installato su strutture esistenti come tetti o coperture. A livello contabile, deve essere considerato un bene strumentale, come impianti e macchinari, e non un fabbricato.
È importante anche che l’impianto serva a supportare direttamente la produzione dell’impresa, e non sia solo un intervento di risparmio energetico generico, senza legami con il lavoro svolto in azienda.
Infine, se si vuole ottenere il contributo maggiorato del 3,575% previsto per gli investimenti green, è necessario presentare una certificazione ambientale che dimostri l’impatto positivo dell’impianto sull’ambiente, secondo quanto stabilito dalle regole tecniche (circolare 6 dicembre 2022, n. 410823).
Quando NON è finanziabile
L’acquisto di un impianto fotovoltaico non è sempre ammissibile ai benefici della Nuova Sabatini. In particolare, non è agevolabile quando viene acquistato singolarmente da imprese che non svolgono come attività primaria la produzione di energia elettrica (codice ATECO 35.11) o non operano in ambito agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile. In questi casi, l’impianto può rientrare tra le spese agevolabili solo se è inserito in un programma di investimento più ampio, organico e coerente con l’attività dell’impresa, e inquadrabile tra le tipologie previste dai regolamenti europei per il settore specifico.
Un altro requisito fondamentale è che l’impianto non deve essere infisso al suolo: ciò significa che non deve essere installato in modo stabile a terra, altrimenti va contabilizzato tra i “terreni e fabbricati” (voce B.II.1 dello stato patrimoniale) e risulta automaticamente non ammissibile. Per ottenere le agevolazioni, l’impianto deve invece essere classificabile come “impianto e macchinario” (voce B.II.2) o come “attrezzatura industriale e commerciale” (voce B.II.3), quindi deve essere strettamente funzionale al ciclo produttivo dell’impresa.
È importante anche sapere che, per accedere al contributo maggiorato previsto per gli investimenti green (pari al 3,575%), è necessario accompagnare l’acquisto con una certificazione ambientale di processo oppure con certificazioni o autodichiarazioni ambientali di prodotto, come indicato nell’allegato 6/C della circolare direttoriale del 6 dicembre 2022, n. 410823.
Contributo Sabatini maggiorato per “investimenti green”
Un impianto fotovoltaico può accedere al contributo maggiorato del 3,575% annuo previsto dalla Nuova Sabatini per gli “investimenti green”, solo se soddisfa precise condizioni. In particolare, deve:
- essere incluso in un programma di investimento organico e coerente con l’attività economica dell’impresa;
- non essere infisso al suolo, ma classificabile alle voci B.II.2 o B.II.3 dell’attivo patrimoniale (impianti e macchinari, attrezzature);
- essere corredato da idonea certificazione ambientale, come ad esempio ISO 14001, EMAS, o Energy Label, oppure da autodichiarazioni ambientali conformi all’allegato 6/C della circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823.
Per verificare concretamente se il tuo impianto rientra tra gli investimenti green ammissibili alla maggiorazione, ti invitiamo a contattare LIA Bergamo, che potrà aiutarti a valutare correttamente la tua situazione.
Nel frattempo, considera alcune domande chiave che saranno utili per l’analisi:
- Dove verrà installato l’impianto?
(ad esempio: tetto di un capannone produttivo, terreno aziendale, struttura mobile…) - Che uso ne farà l’azienda?
(utilizzo interno, rivendita, supporto ad attività produttive…) - L’intervento è parte di un progetto più ampio di efficientamento energetico o transizione ecologica?
LIA Bergamo è a disposizione per aiutarti a interpretare correttamente i requisiti e fornirti un supporto tecnico e normativo adeguato. Contattaci: i nostri professionisti ti assisteranno per ottenere il finanziamento Sabatini per il tuo impianto fotovoltaico!