Legge Sabatini e macchinari

Che cosa fare per ottenere il finanziamento?

Stai valutando l’acquisto di nuovi macchinari per la tua impresa? La Legge Sabatini potrebbe essere la soluzione giusta per te.
Questa misura, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, offre un’opportunità concreta per rinnovare il parco macchine aziendale senza mettere sotto pressione la liquidità.

Grazie alla Legge Sabatini, è possibile ottenere un contributo in conto interessi su finanziamenti bancari o leasing finalizzati all’acquisto di macchinari nuovi, strettamente legati all’attività produttiva.

Il finanziamento può avere una durata massima di 5 anni, per un importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro. Inoltre, per importi inferiori a 200.000 euro, l’agevolazione viene spesso erogata in un’unica soluzione, rendendo la gestione finanziaria ancora più semplice ed efficace.

 

Legge Sabatini: quali macchinari si possono finanziare

Sono ammissibili beni strumentali nuovi di fabbrica, autonomamente funzionanti, non usati né rigenerati, e strettamente legati al processo produttivo dell’impresa. I beni devono rientrare tra le immobilizzazioni materiali iscrivibili alle voci:

  • B.II.2 (Impianti e macchinari)
  • B.II.3 (Attrezzature industriali e commerciali)
  • B.II.4 (Altri beni)

Sono inclusi anche i beni mobili a uso produttivo (non destinati al trasporto privato di persone) e i software, se funzionali e correttamente classificati nell’attivo immateriale.

Tra i beni finanziabili rientrano:

  • Macchinari per lavorazione, assemblaggio, movimentazione
  • Macchinari Industria 4.0 con CNC/PLC e interconnessione digitale
  • Macchinari green, a basso impatto ambientale e con certificazioni
  • Impianti generici funzionali all’attività
  • Stazioni di ricarica elettrica inserite in un programma organico di investimento

Sono esclusi beni usati, rigenerati, non funzionali o meramente sostitutivi senza valore aggiunto.

 

Requisiti tecnici di ammissibilità

Per essere finanziabili, i macchinari devono:

  • essere nuovi di fabbrica
  • avere autonomia funzionale
  • essere destinati a un’unità produttiva in Italia
  • essere capitalizzati a bilancio (voci B.II.2, B.II.3, B.II.4)

Per accedere al contributo maggiorato per l’industria 4.0 (che ammonta al 3,575%), i beni devono:

  • essere controllati da CNC o PLC
  • essere interconnessi ai sistemi informatici aziendali
  • integrarsi con logistica, produzione o altre macchine
  • avere interfaccia uomo/macchina sicura e intuitiva
  • rispettare norme di sicurezza e igiene
  • possedere almeno due caratteristiche avanzate

I beni a basso impatto ambientale, in più, devono essere accompagnati da:

  • certificazioni ambientali di processo (es. ISO 14001) o di prodotto (es. Ecolabel)
  • oppure autodichiarazioni ambientali conformi agli standard europei

 

Come funziona il contributo Sabatini per i macchinari

Il contributo non copre direttamente una quota dell’investimento, ma corrisponde a una somma calcolata sugli interessi convenzionali di un finanziamento quinquennale, anche se la banca applica un tasso diverso.

Tassi applicati:

  • 2,75% annuo per investimenti ordinari
  • 3,575% annuo per investimenti “Industria 4.0” o “green”
  • 5% annuo per micro/piccole imprese in regime di “Sabatini Capitalizzazione”

Esempi di risparmio su 100.000 € di investimento:

  • 7.722 € per investimenti ordinari (2,75%)
  • 10.037 € per “Industria 4.0” o “green” (3,575%)
  • 14.045 € per micro/piccole imprese “Sabatini Capitalizzazione” (5%)

Modalità di erogazione:

  • In unica soluzione per finanziamenti inferiori a 200.000 € (deliberati dal 1° gennaio 2022)
  • In sei quote annuali per importi superiori

Questa agevolazione è particolarmente vantaggiosa per imprese artigiane, autoriparatori, impiantisti e imprese edili che realizzano investimenti contenuti ma strategici. Il contributo non è tassato e può essere cumulato con altri incentivi compatibili.

 

Come accedere alla Legge Sabatini

La procedura coinvolge la banca (o intermediario) e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Passaggi principali

  1. Scelta del bene da acquistare (macchinario, impianto, ecc.)
  2. Compilazione della domanda online (tramite SPID), invio via PEC alla banca e marca da bollo (se non agricola)
  3. Verifica requisiti e prenotazione fondi da parte della banca
  4. Delibera e stipula del finanziamento
  5. Realizzazione dell’investimento (entro 12 mesi dalla stipula)
  6. Richiesta del contributo al MIMIT:
  • In un’unica soluzione sotto i 200.000 €
  • In sei quote annuali sopra i 200.000 €

Per ulteriori approfondimenti sulla Legge Sabatini, consulta la nostra guida!

 

Scopri se il tuo macchinario è finanziabile

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  • Marca e modello del macchinario
  • Funzione d’uso
  • Modalità di acquisto (leasing o diretto)
  • Importo dell’investimento
  • Settore di attività

Con queste informazioni verifichiamo con certezza la compatibilità del bene con i requisiti previsti.
Affidati a noi: ti guidiamo passo dopo passo.

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