Sono ammesse le spese sostenute a partire dalla data di attribuzione della partita IVA (dal 1° gennaio 2025) e fino alla presentazione della domanda, comunque entro il 31 dicembre 2025.
Spese in conto capitale
a) Acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature e arredi nuovi, compresi montaggio, trasporto, manodopera e realizzazione di strutture (anche in muratura) strettamente collegate. I beni devono essere durevoli, non di consumo e funzionali all’attività. Sono esclusi autoveicoli e veicoli in generale.
b) Spese di ristrutturazione e adeguamento locali (piastrellatura, tinteggiatura, pareti, impianti di sicurezza, serramenti, vetrine, porte blindate, sanitari, tende, ecc.) se l’immobile è di proprietà del beneficiario o di un ente pubblico.
c) Acquisto di software gestionale/professionale, licenze d’uso, servizi cloud/SaaS, brevetti e licenze sulla proprietà intellettuale, fino a un massimo del 60% del progetto.
d) Acquisto di hardware nuovo (esclusi smartphone e cellulari).
e) Spese per registrazione e sviluppo di marchi e brevetti, nonché per certificazioni di qualità.
Spese correnti
f) Onorari notarili e costi di costituzione d’impresa (al netto di imposte, tasse e bolli).
g) Consulenze specialistiche per l’avvio dell’attività in ambito:
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marketing e comunicazione;
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logistica;
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produzione;
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gestione del personale, organizzazione, sistemi informativi e impresa;
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contrattualistica;
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contabilità e fiscalità.
h) Consulenze legate a marchi, brevetti e certificazioni di qualità (collegate alle spese in conto capitale).
i) Canoni di locazione della sede operativa della nuova impresa.
j) Piano di comunicazione e strumenti promozionali, tra cui:
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progettazione logo aziendale;
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sito internet e registrazione dominio;
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piano di lancio attività;
k) Campagne pubblicitarie e materiali promozionali (radio, TV, cartellonistica, social, Google Ads, banner, ecc.).
l) Spese generali forfettarie pari al 7% delle spese complessive ammissibili (da a) a k)).